Il mito narra di una dea di nome Pomona, così bella che Giove voleva possederla a tutti i costi.
Dopo continui rifiuti da parte di lei, Giove decide di possederla con la forza ma lei, cercando di difendersi, gli graffia il volto e Giove per punirla la trasforma in una pianta di acanto.
Da qui nasce il simbolo del Pumo Salentino che sin d’antichità protegge le case dei Salentini dal male, dalla gelosia e dell’invidia.
Il Pumo non è altro che il bocciolo del fiore della pianta di acanto che io lo rappresento sotto forma di volto femminile consapevole della sua bellezza e fiera di non scendere a compromessi, ed è per questo che Ceramiche De Braco ha pensato di riprodurlo con Pomona, il volto realizzato in ceramica bianca per esaltarne la sua bellezza.
Per la realizzazione di Pomona si ha bisogno di costruire al tornio la classica forma del Pumo, per poi applicarci sopra tutti gli elementi che compongono il volto femminile, precedentemente preparati, far asciugare l’argilla e infornarla in appositi forni per ceramica, ad una temperatura di 980°.
La fase successiva è quella della smaltatura che avviene immergendo l’oggetto in un contenitore con smalto bianco all’interno, procedere con la seconda infornata, ad una temperatura di 940° per avere il pezzo finito in ceramica bianca.
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